GIUSEPPE VITTORIO PARISI

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Nasce nel 1915 a Maccagno. Dopo il liceo artistico a Milano, frequenta la Scuola del libro e del gioiello all’Umanitaria e poi l’Istituto Superiore d’Arte. A metà degli anni Trenta realizza una composizione in affresco graffito per la Triennale e comincia una lunga frequentazione con Lucio Fontana ed alcuni dei maggiori artisti del tempo.

La sua prima mostra è a Roma, alla Galleria della Rotonda insieme ad Antonio Calderara. Nella capitale si trasferisce nel 1939 per frequentare il Centro Sperimentale di cinematografia, insieme a, tra gli altri, Michelangelo Antonioni, fino ad ottenere il diploma di regia. Partecipa alla IV Quadriennale di Roma. Arrestato per diserzione viene condannato a morte e salvato grazie all’intervento del poeta Trilussa. Nel 1948 è tra i firmatari del Fronte Nuovo delle Arti, al contempo il Ministero della Pubblica Istruzione gli conferisce un premio per la sua attività artistica.
Nel 1950 tiene una personale alla Galleria Tazza d’oro e partecipa ad alcune delle più importanti rassegne collettive del tempo. Su invito dello scultore Ettore Colla, aderisce alla Fondazione Origine, diventando sodale di Alberto Burri e Giuseppe Capogrossi.
Espone successivamente al Premio Villa d’Este dove gli verrà conferito il Prix de Montparnasse 1954 per la pittura, al Premio Nazionale di Pittura F. P. Michetti, nel 1958, di nuovo a Roma per una personale alla Galleria La Salita.
A partire dagli anni Sessanta abbandona definitivamente ogni remora di tipo pittorico figurativo per concentrarsi unicamente su una rigorosa ricerca visuale, secondo i principi della geometria non euclidea nella bisimensione e nella tridimensione.

Dal 1965 al 1974 tiene presso il suo studio romano corsi liberi di educazione visiva con la partecipazione straordinaria di critici quali Filiberto Menna, Giulio Carlo Argan. Intensa in tutti questi anni è ancora la partecipazione a concorsi non solo artistici in senso stretto ma anche di design con opere che ormai utilizzano l’acciaio inox come materiale espressivo. Uno di questi in particolare viene realizzata per il soffitto della sede parigina del Banco Rome-France e inaugurata nel 1975; una successiva viene collocata nella sede newyorchese del Banco di Roma in Wall Street.
Nel 1977, in accordo con la moglie Wanda Valle, comincia a ragionare sulla possibilità della costituzione di un museo a Maccagno che raccolga anche la sua collezione di opere proprie e dei colleghi frequentati durante tutta la vita e funga da Centro per l’arte. Ancora nel 1980 viene invitato al 34° Salone delle Nuove Realtà a Patini. Nel 1984 ritorna definitivamente a vivere a Maccagno, dove viene inaugurato un suo modulo commemorativo in ricordo della vittime tra gli Alpini. Nel 1979 il comune di Maccagno delibera l’istituzione della Fondazione Parisi-Valle. Nel 1998 il nuovo Museo vede la luce.

MOSTRA

1915-2015. UN SECOLO CON GIUSEPPE VITTORIO PARISI